Francesco Attardi
Verdi, Wagner e il Lohengrin a Bologna nel 1871
Nel novembre 1871
l'editore Francesco Lucca e sua moglie la terribile Giovannina, rivali di Casa
Ricordi, riuscirono dopo varie trattative, a far approdare per la prima volta
in Italia un'opera di Richard Wagner il Lohengrin, al Teatro Comunale di Bologna, opera che ebbe un notevole
successo e destò molto scalpore nell’ambiente musicale italiano.
La
scelta di Bologna fu particolarmente felice: città di notevole tradizione
musicale non era lontana da Milano e dal Teatro alla Scala,dominato allora da
Casa Ricordi.
La
première ebbe luogo il 1° novembre, fra l'esultanza dei giovani
"scapigliati" italiani, fra i quali Arrigo Boito e Franco Faccio, e
fra il disappunto di Giulio Ricordi (per ovvii motivi concorrenziali fra
editori), e di Verdi (per altri motivi).
Alla
terza recita (domenica 19 novembre), lo stesso Verdi si recò al Teatro Comunale
dove assistette all’opera dal fondo di
un palco centrale di secondo ordine, desideroso di non essere visto dal
pubblico. Nel palco di Verdi era presente Luigi Monti, agente di Ricordi a
Bologna che lo aveva accolto alla stazione al suo arrivo in treno: fu il Monti,
a detta del direttore d’orchestra, Angelo Mariani, ad additare, dopo il secondo
atto, il Maestro, e a gridare "Viva Verdi!", suscitando un'ovazione
da parte del pubblico; ovazione alla quale Verdi non ritenne di rispondere, non
affacciandosi neppure.
Il Compositore italiano aveva portato con sé lo spartito dell'opera
(per pianoforte e canto) sul quale segnò, con una matita, durante la recita,
114 annotazioni, molte delle quali esprimevano giudizi negativi sulla direzione
del Mariani. Su questa solo tre volte formulò un giudizio positivo. Per quanto
riguarda la musica, a una quarantina di giudizi negativi si associarono circa
19 giudizi positivi.
Ne sentiremo dalle belle dalla bocca di Francesco Attardi!
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