lunedì 24 dicembre 2012

LaVerdi Milano, appuntamenti di fine anno

Festeggia la fine del 2012 e l'inizio del nuovo anno con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta dal Maestro Zhang Xian e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi diretto daMaestro Erina Gambarini.
 
Dopo la trionfale tournée in Russia, laVerdi è nuovamente protagonista con le trascinanti note del capolavoro diBeethoven, culminante in quell'Inno alla Gioia (e alla Libertà) che, scritta da Schiller nel 1785, è diventata nel 1985 l'Inno Nazionale dell'Unione Europea.
 
Una tradizione, quella che lega laVerdi alla Nona iniziata il 30 dicembre del 1999 con il  Maestro Riccardo Chailly e il Maestro del Coro Romano Gandolfi e che prosegue con il Maestro Zhang Xian.
Ed è proprio lei a raccontarci la Nona di Beethoven che proporrà quest'anno
CONCERTO DI CAPODANNO
sabato 29 dicembre 2012_12_29 ore 20.30
domenica 30 dicembre 2012_12_30 ore 16
lunedi 31 dicembre 2012_12_31 ore 20
martedi 1 gennaio 2013_01_01 ore 16


Auditorium di Milano, Largo Mahler

AFFRETTATEVI! ANCORA POCHI POSTI DISPONIBILI
ABBONATALE 
Regalati e regala le emozioni di un anno intero con la musica de laVerdi.
Liberi di creare il vostro personale programma scegliendo 5 concerti dal ricco programma ad un prezzo speciale.
ORARI DI APERTURA DELLE BIGLIETTERIE 
DURANTE IL PERIODO NATALIZIO


La biglietteria dell'Auditorium 
rimarrà chiusa il 24, 25 e 26 dicembre 2012.
 
Lo spazio dedicato presso lo sportello My Link Point Cadorna 
sarà aperto lunedì 24 dicembre dalle 10.00 alle 16.00.
Rimarrà chiuso il 25 e 26 dicembre 2012 e martedì 1 gennaio 2013.

DOMENICA MATTINA CON laVERDI - CAMBIO DATA DEL CONCERTO
 
Si informa che il concerto previsto per domenica 23 dicembre 2012 diretto dal Maestro Giuseppe Grazioli e dedicato a Schumann è stato rimandato a domenica 20 gennaio 2013_01_20.

In programma l'Ouverture da Raymond (1851) di Thomas, la Sinfonia n.3 in Do maggiore Singulìere (1845) di Berwald e, nel mezzo, Introduzione e Allegro Appassionato per pianoforte e orchestra (1849) di Schumann.
Con il pianista Simone Pedroni, gradito ospite de laVerdi.

INIZIATIVE CULTURALI
giovedì 3 gennaio 2013_01_03 ore 18.30
 
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, foyer del bar
 
Ciclo Brahms-Bruckner-Strauss
Anna Maria Morazzoni introduce all'ascolto di Strauss,
Vier letzte LiederBruckner Sinfonia n. 3

Ingresso libero

giovedì 20 dicembre 2012



La Verdi, oltre ad augurarci che il prossimo anno sia migliore ed assicurare di offrirvi la musica e la sua eterna capacità di emozionare, insieme alla professionalità dei nostri interpreti e all’entusiasmo di tutti noi.
Il 2012, pur tra mille problemi, è stato per la Verdi un anno di successi.

Grazie ai nostri direttori, ai musicisti, ai solisti, ai coristi e grazie a voiil nostro pubblico che non ha mai fatto mancare il suo sostegno (come quando per la trionfale tournèe in Russia tanti di voi ci  hanno voluto seguire e sostenere).
I nostri buoni propositi per il 2013 sono quelli di continuare a offrirvi buona musica, esecutori di altissimo livello e il calore del nostro Auditorium e delle persone che ci lavorano.
E visto che Natale è in avvicinamento, per i vostri ultimi acquisti vi consigliamo di fare un salto nel bellissimobookshop dell’Auditorium dove troverete regali esclusivi e a prezzi speciali per i nostri soci. Non solo libri e cd, ma anche tanti oggetti (dalle borse ai peluches, tutti con il logo de laVerdi)
Non dimenticate ABBONATALE, l’abbonamento a 5 concerti della prossima stagione de laVerdi a un prezzodavvero contenuto, che abbiamo voluto mantenere identico a quello dello scorso anno, anche come segnale anticrisi. Un regalo speciale da riservare alle persone più care.



STAGIONE SINFONICA
giovedi 20 dicembre alle ore 20.30
venerdi 21 dicembre alle ore 20
domenica 23 dicembre alle ore 16

Auditorium di Milano, largo Mahler

VACCHI E MOZART ALLO SPECCHIO
"Continua l’intento e l’impegno de laVerdi di proporre al proprio pubblico, accanto ai grandi classici di ogni tempo, le pagine di autori del nostro tempo, nel segno di una continuità dello sviluppo della cultura musicale di qualità che non ha confini né temporali né territoriali".
Lo afferma il Maestro Ruben Jais  che con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi propone un confronto davvero speciale. Da una parte Fabio Vacchi, uno tra i maggiori compositori italiani viventi, dall’altra il mito senza tempo di Wolfgang Amadeus Mozart.
In programma il melologo Prospero o dell’armonia di Vacchi, con l’attore Michele Di Giacomo in scena.
A seguire il Concerto in re minore per pianoforte e orchestra n.20 K.466 per pianoforte e orchestra che vedrà sul palco dell’auditorium anche il solista trentunenne David Fray, considerato uno dei giovani pianisti francesi più interessanti, al debutto con laVerdi e la Sinfonia n.41 in Do maggiore K.551 Jupiter .




SERVIZIO BUFFET
Un'ora prima dei concerti è disponibile un buffet presso il bar dell'auditorium al prezzo di euro 12.



ATTENZIONE
DOMENICA MATTINA CON laVERDI - CAMBIO DATA DEL CONCERTO

Si informa che il concerto previsto per domenica 23 dicembre 2012 diretto dal Maestro Giuseppe Grazioli e dedicato a Schumann sarà rimandato a domenica 20 gennaio 2013;

In programma l’Ouverture da Raymond (1851) di Thomas, la Sinfonia n.3 in Do maggiore Singulìere (1845) di Berwald e, nel mezzo, Introduzione e Allegro Appassionato per pianoforte e orchestra (1849) di Schumann.
Con il pianista Simone Pedroni, gradito ospite de laVerdi.

BIANCOINVERNO
Fino al 6 gennaio 2013
a Milano sarà BiancoInverno.

Anche quest’anno un Natale da ricordare con iniziative, spettacoli, eventi e gesti di solidarietà.

Tra le novità di quest’anno il “Bianco week end”: ogni fine settimana e il giorno di Santo Stefano, una piazza di Milano diventerà palcoscenico aperto alla città dalle 14.30 alle 18.30.
Sport invernali a Milano: a dicembre e gennaio si potrà pattinare sul ghiaccio e sciare in città.
Per i bambini le attività di Sforzinda al Castello Sforzesco e, dai 6 agli 11 anni, attività gratuite nei Campus di Milanosport.
Nuova edizione dei mercatini natalizi e il centro sarà caratterizzato dall’iniziativa “Adotta una guglia”.
Le biblioteche rionali si apriranno a mostre e spettacoli teatrali.

E ancora… l’albero in piazza Duomo e le luminarie in Galleria Vittorio Emanuele.

Per tutte le informazioni e il programma completo degli eventi:
www.comune.milano.it infoline 020202



 MOSTRA – LA LIUTERIA, DALLA MATERIA AL GESTO
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

Prosegue con grande successo nei foyer dell’auditorium di largo Mahler l’esposizione dedicata all'eccellenza della liuteria italiana e cremonese voluta dallaFondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, istituzione milanese privata no profit che sostiene l'alto artigianato e dalla Fondazione Antonio Stradivari di Cremona.
Il progetto si avvale della collaborazione del Museo del Violino, la cui apertura ufficiale è prevista a Cremona per la primavera 2013: una struttura unica al mondo, che sarà auditorium e museo, laboratorio di ricerca e centro di studi.

L'iniziativa è resa possibile dal contributo di Vacheron Constantin, la più antica maison ginevrina di alta orologeria da sempre sostiene e promuove i mestieri d’arte nel mondo, perché strettamente legati alla sua storia che unisce tradizione artigianale e innovazione creativa.

La mostra è sostenuta inoltre da Intesa Sanpaolo, istituto da sempre sensibile e attivo nella diffusione della cultura e dell'eccellenza del fare.

Ingresso libero


I CORSI DE laVERDI

Ricordiamo che martedi 18 dicembre si terrà l’ultima lezione di “Lettura della musica” prima della pausa natalizia. Gianpaolo Scardamaglia rinnova l’appuntamento agli iscritti al corso per l’8 gennaio 2013.

Anche il Coro degli stonati diretto Maria Teresa Tramontin va in vacanza. Le lezioni riprenderanno mercoledì 9 gennaio 2013.








PER GLI UNDER 35
HAPPY HOUR CON laVERDI 

venerdì 20 dicembre 2012


In occasione del concerto dedicato a Dvorák, torna l’appuntamento che ogni settimana coinvolge tanti giovani.
A partire dalle 18.30Happy Hour presso il bar dell’Auditorium. Un modo per stare insieme ai tuoi amici, conoscere gente nuova e coniugare divertimento e passione musicale.
Biglietto per il concerto e aperitivo al prezzo speciale di €12.

Informazioni: 
Gianpaolo Scardamaglia
gianpaolo.scardamaglia@laverdi.org
telefono: 02 83389238





CONCERTO DI CAPODANNO
sabato 29 dicembre 2012, ore 20.30
domenica 30 dicembre 2012, ore 16
lunedì 31 dicembre 2012, ore 20
martedì 1 gennaio 2013, ore 16

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo 

Salutiamo il nuovo anno con le note beneaugurali dell’Inno alla gioiadella Nona di Beethoven.

Anche per quest’anno laVerdi propone quattro appuntamenti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven diretta dal Maestro Xian Zhang, Direttore Musicale dell’Orchestra Verdi. Il Coro della Verdi sarà diretto dal Maestro Erina Gambarini.

Ormai da qualche tempo il Concerto di Capodanno è diventato un appuntamento tradizionale anche a Milano, che con grande entusiasmo ha accolto la gioiosa Nona Sinfonia di Beethoven come accade nelle maggiori capitali europee, monumento della storia della musica, forse la composizione più celebre di tutto il repertorio occidentale.

vai alla scheda>>
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Durante le feste approfittate della nostra convenzione
con Atm e venite all’auditorium con i mezzi pubblici!!!
Al termine dei concerti di giovedì e venerdì sera è a disposizione 
un jumbo-tram straordinario in direzione Piazza Duomo
(fermata del tram di via Meda).


ORARI DI APERTURA DELLE BIGLIETTERIE
DURANTE IL PERIODO NATALIZIO


La biglietteria dell'Auditorium
rimarrà chiusa il 24, 25 e 26 dicembre 2012.

Lo spazio dedicato presso lo sportello My Link Point Cadorna
sarà aperto lunedì 24 dicembre dalle 10.00 alle 16.00.
Rimarrà chiuso il 25 e 26 dicembre 2012 e martedì 1 gennaio 2013.




laVERDI SEGNALA LA PROPOSTA DI NATALE DELL'HOTEL ROSA GRAND

Un elegante hotel nel cuore di Milano, un ristorante prezioso e riservato, un cucina ricca e creativa, perfetta sintesi tra innovazione e tradizione. Starhotels Rosa Grand offre alla community de laVerdi l’opportunità di trascorre il Natale in una location esclusiva, a un prezzo agevolato scontato del 5%.
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laVERDI RINGRAZIA PULSAR IT, sponsor tecnico

Pulsar IT è un’azienda di consulenza sulle tecnologie Microsoft con la passione per i progetti ben riusciti.
Crediamo che il progetto dell’Orchestra Verdi sia un’opera realizzata con passione e dedizione e in questo riconosciamo il nostro modo di operare.
Per questa ragione abbiamo deciso di seguire l’infrastruttura tecnica della Fondazione, liberando così risorse da dedicare alla Musica e all’arte.
Questo è il nostro compito: supportare i nostri clienti in tutte le attività tecniche, ordinarie o straordinarie, affinché ogni azienda possa dedicarsi al proprio vero business.

Pulsar IT – the best way to get value from IT”

lunedì 17 dicembre 2012

ASSOCIAZIONE Ma.Ni.: ROMEO ET JULIET A LA SCALA E SERATE MUSICALI - 7 GENN E 29 DIC 2012


Per 
SERATE MUSICALI:Lunedì 7 gennaio 2013 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – MI)
Pianista EVGENIJ SUDBIN
“After Horowitz”

D. SCARLATTI - Sonata in sol minore
                               Sonata K 455
                               Sonata K 466
                               Sonata K 27
F. LISZT - 
Funerailles
F. CHOPIN - 
Ballata n. 3 op. 47
A. SCRIABIN - 
Sonata n.5
S. RACHMANINOV - 
Preludio in sol maggiore
SAINT-SAENS/LISZT (da HOROWITZ) - 
Danse Macabre 


"Yevgeny Sudbin, è già acclamato come “uno dei potenziali più grandi pianisti del XXI secolo” (International Record Review).Classe 1980, nato a San Pietroburgo, a soli 7 anni entra, per meriti speciali, nella scuola di musica del Conservatorio di S. Pietroburgo, mostrando un talento eccezionale. Ha studiato successivamente a Berlino e a Londra, presso la Royal Academy of Music, dove attualmente insegna. Gli ingaggi della presente stagione lo hanno visto ospite a Spivey Hall di Atlanta, Meany Hall di Seattle, Harriman-Jewell Series a Kansas City, the Piano Forte Series presso Metropolitan Museum of Art in New York, e Aspen Music Festival, Musikhalledi Amburgo, Gewandhaus a Lipsia, Schauspielhaus a Berlino, Salle Gaveau di Parigi, Sala Verdi a Milano,e al South Bank Center e Wigmore Hall di Londra dove è invitato regolarmente. Collabora regolarmente con musicisti quali Alexander Chaushian, Ilya Gringolts, Hilary Hahn, e Julia Fischer. Sudbin si è esibito con alcune tra le più prestigiose orchestre del
mondo tra cui Minnesota Orchestra, Seattle Symphony, San Francisco Symphony, North Carolina Symphony, Warsaw Philharmonic e BBC Scottish Symphony Orchestra. La sua interpretazione del Concerto n. 1 di Rachmaninoff per i BBC Proms è stata definita dal Daily Telegraph 
sublime
".

Il biglietto di ingresso al concerto con l'Associazione Ma.Ni., è di 5,00 € (anzichè 15,00 € e 10,00 € - in base all' età...).
Si comunica che l' Associazione Ma.Ni., per i costi di segreteria e organizzazione, aggiunge al costo del singolo biglietto un sovrapprezzo di 2,00 €.
Ma.Ni. ha a disposizione solo 25 biglietti!

Realtivamente al concerto l' Associazione organizzerà il servizio pullman per chi viene da Varese (e zone limitrofe) e non può raggiungere il Conservatorio autonomamente; per questo, il singolo partecipante, dovrà pagare una ulteriore somma di 10,00 €:
- viaggio in pullman andata e ritorno Varese/Milano (verranno fatte fermate intermedie in base alle richieste: Solbiate Arno, Gallarate, Busto Arsizio, Legnano)

Partenza prevista da Varese per le h. 17,00 (circa); il concerto avrà inizio alle h. 21,00 e il rientro è previsto per le h. 00,30 (a Varese).
Per TEATRO ALLA SCALA:
Sabato 29 Dicembre 2012 h. 20,00 - TEATRO ALLA SCALARoméo et Juliette
Sasha Waltz, Coreografia
Juan Kruz Diaz de Garaio Esnaola, Luc Dunberry, Renate Graziadei, Assistenti alla coreografia
Hector Berlioz, Musica
James Conlon, Direttore
Pia Maier Schriever, Thomas Schenk e Sasha Waltz, Scene
Bernd Skodzig, Costumi
David Finn, Luci
Cast:
Ekaterina Semenchuk, Mezzosoprano
Leonardo Cortellazzi, Tenore
Nicolas Cavallier, Basso
Bruno Casoni, Maestro del Coro 
Artisti ospiti:
Aurélie Dupont
Hervé Moreau

L' Associazione Ma.Ni. ha a ancora sua disposizione 2 biglietti così disposti:
Settore 3 Ord. II Fila 1, Posto n. 7/L al costo di € 21,00 per la data del 29 dicembre 2012
Settore 3 Ord. II Fila 1, Posto n. 8/L 
al costo di € 21,00 per la data del 29 dicembre 2012
Si comunica che l' Associazione Ma.Ni., per i costi di segreteria e organizzazione, aggiunge al costo del singolo biglietto un sovrapprezzo di 3,00 €.
 

L' Associazione Ma.Ni. associa, ai primi 2 biglietti, la vincita di uno tra i seguenti premi: un CD musicale, un libro.
E' inoltre previsto un concorso grazie al quale per i 3 primi classificati è possibile vincire una tessera Milano AmaMi Card, un pacchetto Smartbox Degustazioni (per 2 persone) del valore di 29,90 €, e ancora un buono di 20,00 € da spendere alla Feltrinelli.
Le prime 3 persone che tra settembre 2012 e luglio 2013 avranno partecipato al più alto numero di concerti (con un minimo di 10 per il 1° premio, 9 per il 2° e 7 per il 3° premio) riceveranno a casa i premi messi in palio dall' Associazione. Per info: 327 - 79.68.987.

L' Associazione Ma.Ni. ha stipulato 2 diverse convenzioni:
- con Zecchini Editore, attraverso Ma.Ni. si può ottenere una riduzione sull' acquisto del volume "' L' ORCHESTRA DEL REICH, I Berliner Philarmoniker e il Nazionalsocialismo"  (da 25,00 €, con Ma.Ni.: 20,00 €).
- con la libreria di Largo Mahler (Via Conchetta, 2 - 20136 Milano), per tutti coloro che parteciperanno ai concerti proposti dall' Associazione Ma.Ni. sarà possibile avere uno sconto del 10 % su ogni libro e Cd acquistato (per info: 327 - 79.68.987).

Il Termine ultimo per la conferma al concerto del 7 gennaio è stabilito per VENERDI' 4 GENNAIO 2013 (salvo esaurimento biglietti).
L' adesione può essere fatta tramite telefono contattando il numero: 327 - 79.68.987 (Associazione Ma.Ni.), per mail all' indirizzo mara.grisoni@gmail.com, attraverso la messaggistica facebook mara.grisoni@facebook.com oppure, da oggi, anche attraverso Skype (con chiamate o messaggistica istantanea) cercando associazionemani.


Mara Grisoni
Vicepresidente
Associazione Ma.Ni.
Skype: associazionemani
cell.: 327 - 79.68.987
mail: mara.grisoni@gmail.com
mail: mara.grisoni@facebook.com


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Mara Grisoni
Vicepresidente
Associazione Ma.Ni.
Skype: associazionemani
cell.: +39 327 - 79.68.987
mail: mara.grisoni@gmail.com
mail: mara.grisoni@facebook.com

sabato 15 dicembre 2012

Concerto GOSPEL con il PRO VOICE GOSPEL CHOIR -15 dicembre 2012

                                   Ph. copyright riproduzione riservata isabella stefania gottardis

Concerto GOSPEL
con il PRO VOICE GOSPEL CHOIR

alla CHIESA DI SANTA MARIA DEL CARMINE
piazza del Carmine 2 Milano
15 dicembre 2012 ore 21.00







La Chiesa del Carmine nacque come “chiesa nobile”, accanto al Castello e alle vaste distese bastionate dove le milizie, tra un corruscar d’ armi e di vessilli e il rombo polveroso della cavalleria, si addestravano alla guerra o addirittura si scontravano con i nemici in sanguinose battaglie.



Non si fatica ad immaginare che il convento e la chiesa dei Carmelitani - l’ ordine si era stabilito a Milano nel 1250 - vennero così a trovarsi coinvolti in un’opera di assistenza e di aiuto davvero singolari: ricovero di feriti e nascondiglio di sbandati, azione di pacificazione, di consiglio, di mediazione.
La Chiesa del Carmine nacque dunque come chiesa aristocratica, viscontea nella prima e seconda (1391 - 1406) versione, sforzesca nella terza edizione, quella definitiva anche se incompleta, sopravvenuta al crollo del 1446. Ricevette pertanto devozione, culto e onori dalle più cospicue famiglie milanesi. Fu dotata con larghezza dai Visconti, tra i quali si ricordano: l’arcivescovo Giovanni, il duca Gia Galeazzo che nel 1400 rilasciava il decreto per l’occupazione del fondo lasciato nel 1354 in eredità al Convento dei Carmelitani da Martino de Capelli e sito sotto la parrocchia di San Carpoforo, affinchè… “il mio corpo venga seppellito nella nuova Cappella che s’è incominciata a farsi nella Chiesa, cioè presso la Chiesa dei Frati di S. Maria del Monte Carmelo di Milano” e il duca Filippo Visconti. Fu sostenuta e finanziata dagli Sforza, prima da Francesco Sforza, poi da Galeazzo Maria, dal cardinale Ascanio Sforza, da Gian Galeazzo Maria e infine da Ludovico il Moro e dai consiglieri, ciambellani e cavalieri, appartenenti - i più noti - alle famiglie Simonetta, da Corte e Lampugnani. Infine, anche nell’ epoca dell’ ormai temuta decadenza, la nostra chiesa fu cara a tanti nobili casati milanesi, via via legati ai successivi “padroni” francesi, spagnoli e austriaci.

A questa ricca frequentazione, che l’ arricchì di tombe e di cappelle gentilizie, fonti di annui e sicuri cespiti, fin dal principio ebbero ad affiancarsi alcune confraternite, tra le quali - famosissima e potente - la “ Scuola dell’ Abito del Carmelo” che nel periodo più antico contese (fino al 1391) il primato all’ altra non meno fiorente “Arciconfraternita dei Divoti della Purificazione”. Quest’ ultimo sodalizio trasse il nome del titolo che la chiesa, all’ inizio dedicata all’ Annunciazione (come ricordano i due bassorilievi a fianco del portale principale), ebbe ad avere per qualche decennio prima di assumere definitivamente quello della Madonna del Carmine; dopo un periodo di decadenza, ebbe infine a ricostituirsi nel 1511, quando pose sede al Carmine presso la cappella della Purificazione.

Le confraternite avevano il loro posto preciso nelle processioni, dopo la nobiltà, e festeggiavano nella ricca chiesa i santi patroni. Il Morigi ricorda che Sant’ Agata “ li tessitori di tela fanno la festa nella chiesa del Carmine” forse chiamativi dalla Confraternita dell’ Abito.
Nobiltà e confraternite provvedevano si ai bisognosi della chiesa, come era per i templi di maggior prestigio legati alla munificenza dei principi, ma era, come sempre, il popolo - quello dalla fede più genuina e semplice che ne affollava i riti portando il suo carico di sacrifici, di speranza fiduciosa e sempre pronta a ricosttuirsi, di sincera gratitudine - che donava quel poco che aveva, ma con continuità, svincolato com’ era dalle fortunose vicende dei potenti.
Le contrade attorno al Carmine erano quanto mai vive e numerosissime le botteghe: osterie, indoratori, stampatori su tela, merciari, barbieri, zoccolai, moletta, ortolani, speziali, maniscalchi, tessitori, lavandieri, fabbri, carrettieri. Qua e là, soprattutto nella vasta piazza davanti alla Chiesa e nelle vicinanze sue e del S. Carpoforo, eleganti dimore testimoniavano la presenza di famiglie importanti, come i Cusani e austeri palazzi ospitavano nobili collegi, come deiGesuiti, in quello antico degli Umiliati o Palazzo di Brera; ma v’erano pure pittori, notai e scrittori e, nell’ Ottocento, musicisti, compositori e cantanti.
Oggi, di questo popolo poco rimane: banche e uffici, negozi e gallerie d’ arte hanno svuotato le storiche contrade della loro popolazione. Anche se a scapito di altre tre, sorprese nei secoli scorsi (S. Capoforo - S. Protasso in Campus intus - Sant’ Eusebio), la parrocchia del carmine conta oggi poco meno dicinquemila anime. Ma una caratteristica le è rimasta e l’ avvicina ancora alla sua singolarità originaria: quella di essere confinante con il Comando del III Corpo d’ Armata, per cui si perpetua - però con accenti rispettosi, e a volte simpaticamente collaboranti - l’ antica vicinanza tra chiostro e caserma.

Pur con i guasti arrecati dai rifacimenti e dai completamenti, la bella chiesa si presenta nella convincente pienezza del suo fascino. Essa accoglie il visitatore immergendolo nel suo solenne e monumentale spazio interno, di estrema chiarezza e ineccepibile coerenza. L’ austero volume è sorprendentemente unitario, malgrado le tre navate, scandite dalle ampie arcate gotiche - assai rialzate quelle centrali - concluso in alto dalle ardite crociere delle volte, spartito al centro della duplice fila di sei massicce colonne che la perfetta cilindricità fa sentire più sottili, in ideale geometrica continuità di tensione con i tori delle costolature, con le severe e massicce arcate trasversali, con le minori arcate longitudinali a doppio bordellone che si dipartono dai rustici capitelli.
Tre i colori fondamentali: il rosso del mattone, così mirabilmente lavorato nei giunti uguali e sottilki, nel’ impasto uniforme per cottura, secondo la migliore tradizione milanese e lombarda; il grigio, purtroppo un po’ “inrosato” dall’ intonaco uso mattone steso in addietro e da tempo rimosso, della pietra di Angera delle colonne (una sì e una no) e delle altre pietre impiegate per le quadrate basi e i bassi e larghi capitelli gotici; il bianco degli intonaci su volte e pareti, finalmente ripristinati nei restauri di questo secolo al posto delle pesanti e false decorazioni sette-ottocentesche.
Si avverte un sapore decisamente lombardo, ma anche vagamente cistercense, nelle lesene nascenti dai capitelli dei piloni con semplice raccordo ricurvo; esse reggono le grandi arcate ogive a sezione rettangola che dividono la navata centrale, fino all' ’ncrocio con il transetto, in tre capate di lato doppio delle laterali che, ridotte a navatelle di scorrimento per la presenza delle cappelle, hanno fatto convergere sulla navata di mezzo e sui due bracci di capocroce l’ intera sacralità dello spazio interno.
Si rende evidente così il ruolo delle colonne, tutte uguali di sezione ma diversificanti la loro importanza statica unicamente per il materiale impiegato: la pietra di Angera e il cotto usati alternativamente, la prima anche“ psicologicamente“ più forte del mattone.
L’ evidente strapiombo verso la facciata dei piloni in cotto che si incontrano appena entrati e, ancor più, degli altri due in pietra, per metà inclusi nella muratura della fronte, documenta una lunga sospensione dei lavori e l’ incompletezza della struttura: la chiesa doveva infatti avere una campata di più, ma venne fermata alla terza, forse per mancanza di mezzi. Ne discese che le spinte degli archi retrostanti, per diverso tempo non sufficientemente contrastate da idonee murature, generarono l’ anomala inclinazione, solo tardivamente stabilizzata dalla massiccia facciata del Maciachini.
Se risaliamo agli ideatori di questa bella chiesa, troviamo che il progetto iniziale del 1400 fu steso da Bernardo da Venezia, a quel momento all’ apice della sua fama: architetto ducale, già impegnato al Duomo di Milano in posizione secondaria, era in quel tempo intensamente occupato a Pavia, ove gli erano stati affidati da Gian Galeazzo Visconti il progetto e il cantiere della Certosa, quello della omonima chiesa del Carmine, tanto somigliante alla nostra, e di altri edifici. Pur non portando a termine la costruzione, la conferì tuttavia quelle caratteristiche che Pietro Antonio Solari, intervenendo nella ricostruzione una sessantina di anni dopo, all’ epoca di Ludovico il Moro, dovette rispettare e , da par suo, armonicamente integrare riutilizzando le strutture superstiti al crollo del 1446.
Sopravvissuti i piloni e parte delle strutture verticali, l’ opera del Solari si identifica nel rifacimento degli archi e delle volte attuato nel rispetto dello schema geometrico di Bernardo, come attestano i confronti perfettamente combacianti con altre chiese assegnate all’ architetto veneziano. A questa fase sforzesca risalgono infatti le chiavi delle volte, tutte recanti le insegne di Angelo Simonetta (consigliere ducale qui sepolto nel 1472 e senz’ altro, se non il maggior finanziatore, certo il promotore della ricostruzione), in tal modo attestanti che questa fase è certamente posteriore al 1457.

Desideriamo sottolineare tre aspetti singolari di questa chiesa, per la verità poco conosciuta, nella speranza di modestamente contribuire ad una sua maggior frequentazione da parte dei milanesi e nell’ interno di stimolare qualche iniziativa per le necessarie opere di restauro e di valorizzazione del vario patrimonio artistico che caratterizza l’ intero complesso.
Il primo è la ricchissima Cappella della Vergine del Carmine, sul fianco destro del presbiterio, e ora Cappella del Santissimo. In origine dedicata a Santa Apollonia, venne riedificata per celebrare la devozione al Sacro Scapolare, la cui diffusione venne rilanciata dalla Confraternita laicale dell’ Abito o Scuola, fondata da San Smone Stock nel 1251. Furono i deputati di questa Scuola ad iniziare nel 1673 i lavori su disegno del confratello Gerolamo Quadrio; la cappella venne realizzata con esuberante varietà di marmi “mischi” (brecce) e colorati, con abbondanza di ornati e cornici dalle linne spezzate, ormai maturamente barocche. Camillo Procaccini vi illustrò da par suo, in otto grandi quadri, la vita della Madonna e affrescò la cupola maggiore, della quale il legnanino decorò i pennacchi; il Volpino scolpì la bella statua della Madonna del Carmine, posta sull’ altare. La Cappella è un ambiente tutto particolare, è l’ interno di un cofano prezioso, esteticamente in contrasto con l’ austerità architettonica della chiesa, ma in effetti esprimente con il giusto dell’ epoca la stessa devota venerazione per la Vergine. Secondo punto di particolare interesse sono i legni doviziosamente lavorati della sacrestia: gli armadi e l’ altare sono stati disegnati dallo stesso Gerolamo Quadrio con fin troppo ineccepibile strumento di realizzazione (1691 - 1707). Magistrale per inventiva e matura capacità di mestiere è l’intaglio dell’ ancòna, raffigurante la Madonna che dà l’ abito ai Carmelitani, forse opera di un Giovanni Quadrio, parente del progettista. L’ insieme è espressione esemplare di quel barocco ricamatissimo, esasperatamente ridondante, ghirigoreggiante che , come tutte le opere del genere, o sa prendere il visitatore conquistandolo e quasi soffocandolo tra le lignee spere degli intagli o decisamente lo allontana, facendo scattare in lui, quasi riflesso condizionato, un meccanismo di difesa. Ma, comunque la pensiamo, è e rimane un capolavoro dell’ arte del tempo.
Terzo elemento da valorizzare è il grande spazio che le vicende storiche e umane hanno messo a disposizione dell’ espressione romantica dell’ arte della fine dell’ Ottocento milanese. Accenno in particolare: alla Cappella del Sacro Cuore, la seconda a destra, dovuta al maciachini, alla successiva, dedicata alla Sacra Famiglia, tutta unitariamente progettata: architettura, decorazione, dipinti, suppellettili secondo i canoni di dovizioso e tardivo neo-gotico, testimonianza significativa, anche se anonima, dell’ influenza maciachinesca e del giusto di fine secolo, ormai già aperto alle lusinghe del liberty; al Battistero (prima cappella a sinistra) con l’ architettonico fonte in pietra, elaborato con nordica sensibilità del gotico dall’ architetto Pizzagli, dal 1826 impegnato nel “restauro” della chiesa; alla Cappella della Madonna de Pompei, dovuta al rifacimento del 1908, di uno spento neo-gotico, sempre più infarcito dal gusto liberty e floreale, soprattutto nei partiti decorativi operati dal Bignami, e quindi saggio non indifferente di transizione, allora alle sue prime manifestazioni. Sugello di questa presenza romantica, così ben documentata al Carmine, è la facciata di Carlo Maciachini, architetto noto e applaudito ai suoi tempi, che lasciò a Milano tracce non indifferenti. L’odierna concezione del restauro conservativo - indubbiamente più valida e rispettosa - può oggi istintivamente rifiutare una realizzazione del genere; ma dobbiamo sforzarci di valutare le opere non con l’ ottica nostra e l’ esperienza del poi, bensì come realtà rapportate al loro tempo, come espressione di una cultura che forse non possiamo condividere ma che non abbiamo il diritto di annullare o di disprezzare.
Più libero che non nella vicina chiesa di Sam Marco, dove ricorse a delicate e già per il tempo non condivise integrazioni, il Maciachini al Carmine potè fare quello che volle: su un muro di tamponamento, stese una facciata “nuova”, secondo una sua libera e romantica interpretazione del gotico lombardo in cotto. Certamente, la ricerca accademica, il gusto archeologico, la conoscenza di esperienze d’ altre contrade, la incline duttilità del suo temperamento hanno portato il progettista a riproporci ben poco dei veri moduli lombardi, solariani o filaretiani che siano, e che conosciamo più austeri, saldi, coerenti, essenziali. Ma asteniamoci anche noi dal giudicarla: valutiamo quasta facciata e rispettiamola come documento storico e come tale ineccepibilmente vero e autentico.
La nostra chiesa presenta molte altre opere, non celebri forse, ma certo deliziose: le tele del Fiamminghino nel braccio destro del transetto; i due grandi teleri settecenteschi sull’ altare maggiore, di Federico Bianchi, quello a sinistra raffigurante l’ approvazione della Regola dei Carmelitani da parte di Onorio III, e di Filippo Abbiati, a destra, con il Concilio di Efeso; le tele del Cazzaniga nella Cappella dei Carmelitani, la quinta alla sinistra, ove sull’ altare si ammira l’ affresco luinesco con Madonna fra i Santi; e nella cappella successiva e a destra, il quadro del Duchino “S. Giacomo che trionfa sui Mori”.
Dall’ antico convento dei Carmelitani rimane solo - e non certo integro - il chiostro, ora chiuso per più di metà tra nuovi fabbricati civili; tuttavia, questo benefico compromesso ha consentito di riportarlo in vita e di farcelo godere ancora come entità architettonica unitaria; sotto le sue arcate, fanno festa i fanciulli degli oratori e la rinascente comunità del Carmine, sotto lo sguardo sapiente e benevolo delle lapidi e dei reperti di antica storia murati nelle sue pareti.
Da ultimo: una notizia inedita e interessante possiamo anticipare sull’ entità monumentale della cantoria lignea posta sul fondo del presbiterio. Le quindici statuette che ornano la sua balconata, come le quattro più grandi poste in altezza lungo i due lati estremi, non sono in legno o in marmo: sono gli originali modelli in gesso, opportunamente trattati, di altrettante statue ottocentesche presentati dagli scultori alla Fabbrica del Duomo per l’ esecuzione definitiva in marmo, da destinarsi alle guglie. Erano state richieste dalla Fabbriceria del Carmine all’ Amministrazione della Fabbrica e concesse dopo una laboriosa trattativa. Di mano dei migliori maestri del tempo, ancora muoventisi tra il tardo neoclassico e il primo risveglio del romanticismo, questi modelli preziosi collocati al Carmine e le identiche marmoree statue, pur in scala maggiore, innalzate sul Duomo testimoniano un ulteriore legame, rinnovante i tradizionali vicoli della nostra chiesa con la Cattedrale, già illustrati da nomi famosi di artisti, architetti e generosi mecenati. 

CANTO DI NATALE 22 DICEMBRE 2012



  • CANTO DI NATALE - a Christmas Carol
    Liberamente ispirato al racconto di Charles Dickens
    a cura del gruppo Babele Teatro

  • "perchè tu sei venuto da me?
    se lo spirito di un uomo,durante la sua vita terrena,rifugge gli altri uomini,
    una volta morto il suo spirito deve camminare lungo la terra senza poter
    condividere la felicità  dei viventi."
    
    "perchè stai portando questa catena?
    perchè lo facevo quando ero vivo,stando lontano dalle altre persone.non provavo
    ad aiutarle.non ho mai amato nessuno,amavo solo i soldi.cosi' ho costruito queste
    catene per me stesso ed ora devo indossarle.io vivevo come te adesso,scrooge!
    sette anni fa le tue catene erano lunghe e pesanti,adesso sono molto lunghe
    e molto pesanti." 
    
    
    al TEATRO WAGNER
    piazza Wagner 2 Milano
    22 dicembre 2012 ore 17.00 e 21.00

  • per biglietteria: 393.9461215

  • Charles Dickens nasce nel 1812 a Landport, presso Portsmouth.suo padre è un impiegato della marina britannica e durante i primi anni di vita di charles si trasferisce a londra enel kent,dove viene educato da unpastore battista.il bimbo è avido di letture e trascorre i primi annidi vita ,come egli stesso li definisce,idilliaci.presto però si trasferisce a londra,in uno dei quartieri più poveri,in seguito al peggioramento delle condizioni economiche di suo padre, che inquel periodo viene anche arrestato per debiti.all'epoca la famiglia permetteva di seguire il marito incarcere,quindi tutta la famiglia,tranne charles ,va in carcere. charles è corstretto a lavorare duramente durante la sua infanzia,anche dopo che suo padre abbondpnò il carcere,e questa esperienza lo so segno per tutta la vita,tanto che i suoi romanzi quasi sempre ruotano attorno alle condizioni dei lavoratori ,soprattutto dei lavoratori bambini.a quindici anni viene avviato alla carriera di avvocato,che comunque non fa per lui,ragion per cui inizia a studiare stenografia. frequenta i teatri ed assistealle opere di shakespeare.circa nel 1833 scrive per un giornale e medita sull'intraprendere la carriera di attore.nel 1836 diviene celebre in seguito alla pubblicazione de I quaderni postumi del Circolo Pickwick . sposa caterina,la figlia del direttore del giornale.verso la fine degli anni 30 è ormai famosissimo in inghilterra,ha già pubblicato oliver twist e il circolo pickwick,a puntate- durante gli anni quaranta è famoso in tutto il mondo,e parte,con sua moglie,per gli stati uniti.durante gli anni quaranta vive a lungo a genova e visita l'italia,tra le altre città soggiorna anche a roma e napoli .in questo periodo scrive Pictures from Italy 1844-45. gli anni cinquanta vedono dickens mettere in scena un lavoro teatrale.una figlia mori' all'improvviso ed anche i rapporti con la famiglia subirono un deterioramento,tanto chenel 1858 si separa da sua moglie.nel 59 è coinvolto in una immane disgrazia : in seguito al deragliamento di un treno muoino molte persone,e l'unica carrozza che si salva di tutto il convoglio è proprio quella in cui viaggia charles dickens.intanto prosegue la relazione con una atttrice francese,con cui la storia inizio già ai tempi del matrimonio con caterina.nel 1865 intraprse un ciclo di letture in america ,che debilitò ulteriormente il suo corpo già malato,e nel 1870 mori'e fu sepolto nell'abbazia di Westminster, nell'angolo dei poeti (Poet's Corner),vicino a Henry Fielding,che fu uno dei suoi modelli per la creazione del romanzo sociale. a lato il riassunto ,la trama e delle frasi del canto di natale (a christmas carol)